Anna Maria Carpi nasce a Milano,  dove ha studiato lingue e letterature straniere, tedesco e russo presso  l’Università Statale. Ha frequentato l’Accademia di Brera e ha esposto a Milano  e Colonia. Docente di Germanistica a Milano, Macerata e Venezia, ha curato  studi su Heinrich von Kleist, Thomas Mann, Peter Handke e la poesia tedesca del  Novecento, nonché tradotto numerosi autori (tra cui ricordiamo Nietzsche, Paul  Celan, Hans Magnus Enzensberger). 
        Esordisce come autrice con i  racconti Parenti via (1976) e Come state? (1977), inizialmente pubblicati in  rivista, seguiti da Se queste lettere vi appaiono confuse (apparso nel 1978 su  “Nuovi Argomenti”). Approda alla poesia con la silloge A morte Talleyrand  (1993), per poi tornare alla narrativa con il suo primo romanzo Racconto di  gioia e di nebbia (1995). Una scrittura, quella di Carpi, che sembra correre su  un doppio binario, dove arte del verso (si vedano, ad esempio, le più recenti  raccolte E tu fra i due chi sei, 2007; L’animato porto, 2015) e del racconto  (Un inquieto batter d’ali, 2005; Il mio nome era un altro, 2013) si alternano e si bilanciano in modo perfetto.